Vi aspettiamo alla classica passeggiata autunnale. Alla pagina eventi tutti i dettagli.
Vi aspettiamo alla classica passeggiata autunnale. Alla pagina eventi tutti i dettagli.
L’evento si svogerà in diverse giornate, in allegato troverai il programma completo.
Saremo presenti Sabato 23 e Domenica 24 dalle 9.00 alle 18:30 con le seguenti attività:
Sabato 23 ore 9:30
Conferenza organizzata dal Comune di Castiglione da titolo “Un territorio da tutelare: i no alla centrale biogas di Campagnoli” Sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione.
COMUNICATO STAMPA DEL 30.03.2016
Negli ultimi anni, numerosi comitati e associazioni hanno fatto emergere una cruda realtà che riguarda la nostra Provincia. Una Provincia malata, dove i rifiuti sotterrati superano di gran lunga le stime fatte per quantificare la terra dei fuochi campana. Una provincia addormentata, nella quale decenni di industrializzazione selvaggia lasciano un’eredità pesantissima. Per far fronte a tutto ciò e promuovere progetti capaci di ripensare l’uso del territorio in maniera alternativa e realmente sostenibile è nato il tavolo “Basta Veleni”, frutto della sinergia tra associazioni e comitati ambientali della zona.
La provincia di Brescia è recentemente assurta alle cronache nazionali come “Terra dei fuochi del Nord”. In realtà, stime alla mano, la situazione è addirittura peggiore di quella più nota di Caserta e dintorni. Perché se, nelle terre di Gomorra, sarebbero stati dispersi 10 milioni di metri cubi di rifiuti, nel territorio bresciano sono stati sversati più di 58 milioni di metri cubi di veleni. Questo imponente afflusso di rifiuti ha provocato e continua a provocare una devastazione ambientale che ancora attende di essere pienamente valutata nella sua reale dimensione: emissioni in atmosfera degli impianti di trattamento, inquinamento delle falde, compromissione dei terreni con la disseminazione di centinaia di tumuli di materiali contaminati nelle varie discariche, in alcuni casi selvagge e fuori controllo. Non si contano le “scoperte” fortuite di questi sgradevoli depositi del passato, che riemergono quando si costruiscono ad esempio la BreBeMi o la Tav. O, ancora peggio, quando opere pubbliche e private sono utilizzate per interrare rifiuti con la compiacenza di funzionari e politici. A pagare il prezzo più alto sono sempre e soltanto i poveri cittadini, costretti a vivere con i veleni vicini di casa.
Chiediamo che le istituzioni, a partire dalla Regione, mettano in campo strumenti adeguati per affrontare una situazione ambientale già al limite, che non tollera ulteriori compromissioni del territorio. Provvedimenti straordinari che devono tradursi in una moratoria contro tutti i nuovi insediamenti impattanti, come cave, discariche e impianti di trattamento dei rifiuti, ma anche nel blocco delle autorizzazioni per impianti che generino nuove emissioni inquinanti, come gassificatori e centrali biogas.
Per ribadire a voce alta questi concetti, l’appuntamento è fissato per domenica 10 aprile, alle 14.30, per una manifestazione con ritrovo e partenza dalla Cascina del Parco Gallo.
Per dare forza alla moratoria sottoscritta dobbiamo essere in tanti. Noi ci saremo e faremo la nostra parte.
Chi è interessato ci contatti così da poter organizzare al meglio il viaggio a Brescia. Stiamo predisponendo un pullman con partenza e ritorno dalla Chiesa di Castel Venzago. Ulteriori dettagli nei prossimi giorni.
Sabato 31 Gennaio, alle ore 14.30, il Comitato Campagnoli organizza una marcia di protesta
contro il “bio”gassificatore di Lonato del Garda in Località Campagnoli.
Dopo la terza Conferenza dei Servizi dello scorso 26 Novembre, la Provincia di Brescia sarà presto
chiamata ad esprimersi, concedendo o rifiutando un impianto gigantesco che sarebbe finanziato
con soldi pubblici. La Valli spa, già prossima ad introdurre nella zona oltre 600.000 ton/annue di rifiuti, ha infatti
chiesto alla Provincia di realizzare una maxi centrale biogas alimentata a rifiuti, le cui
dimensioni la renderebbero una delle più grandi del Nord Italia.
Un eventuale SI sarebbe apertamente in contrasto con:
– Gli sforzi del Comune di Lonato per valorizzare l’area, dopo anni di sfruttamento, in senso
turistico e ricettivo
– L’esigenza di tutela delle attività agricole, commerciali e turistiche della zona Continua a leggere
In questi giorni stanno arrivando in Provincia i contributi tecnici degli Enti pubblici inerenti le integrazioni presentate dall’azienda Valli spa per la costruzione di un’enorme centrale biogas alimentata a rifiuti in località Campagnoli a Lonato.
Per salutare questa bizzarra estate e sostenere il Comitato Campagnoli vi aspettiamo alla prima “Passeggiata per le colline Moreniche di Castel Venzago”.
Nell’ambito delle iniziative di tutela del territorio e d’informazione sui rischi per la salute connessi all’inquinamento aereo, il Comitato Campagnoli promuove un incontro di approfondimento sul tema “Qualità dell’aria e salute pubblica” che avrà luogo Venerdì 27 Giugno alle ore 20.30 nel cortile di Palazzo Zambelli a Lonato (sede della Biblioteca Comunale in Via Zambelli, 22).
La Valli Spa ha citato in giudizio il Comitato Campagnoli per 15.000.000 di euro. Il fatto ci rammarica e ci stupisce. Ci rammarica perché la nostra volontà è semplicemente preservare e tutelare il territorio, non certo impedire la libera impresa e l’iniziativa privata. Ci stupisce perché quanto da noi affermato trova riscontro nelle firme di oltre 9.000 persone e nelle delibere di ben sei amministrazioni comunali di diverso colore politico (Lonato, Calcinato, Desenzano, Padenghe, Bedizzole e Castiglione) compatte nel ribadire che simili impianti NON devono essere realizzati.
Non è stato facile, per un movimento basato unicamente sul volontariato, organizzarsi per tutelare la terra su cui si vive e dare ad essa ancora un futuro. Solo la passione, la determinazione, la competenza di tante persone, messe al servizio gratuitamente a favore della propria comunità, ha consentito di muovere i primi passi in tale direzione.
Oggi il comitato viene citato in giudizio con l’accusa di aver diffuso informazioni false, mendaci e prive di scientificità. Gli vengono conferiti occulti poteri di mentalismo, grazie ai quali avrebbe convinto 9.000 persone a firmare la petizione di contrarietà ed indotto 6 amministrazioni a deliberare contro il progetto della ditta Valli Spa e “la cui portata, peraltro, potrebbe persino diventare esiziale, qualora la pressione sin qui esercitata sugli enti locali dovesse debordare in ambito provinciale, così giungendo a orientare il parere dell’unico ente preposto a decidere in merito alle richieste esplicitate dalla detta società”.
L’azienda, già prossima ad introdurre nella zona oltre 600.000 ton/annue di rifiuti, parla del suo ultimo progetto, un mega impianto biogas, in termini di “energia pulita”, di “abbattimento totale delle emissioni”, di “tecnologie d’avanguardia”, di “20 20 20”. Eppure il Comitato non è l’unico ad essere dubbioso di tali affermazioni. L’ARPA, oltre a ritenere la documentazione consegnata dall’azienda alla Provincia “carente e tale da non consentire l’espressione del parere di competenza”, non ne condivide “l’approccio adottato di rimandare alla vigente autorizzazione ed al relativo studio d’impatto ambientale del 2007 e pertanto riferito a dati ambientali non aggiornati e ad una situazione territoriale presumibilmente diversa dall’attuale”. L’ASL si preoccupa della “vulnerabilità della falda indicata nello studio idrogeologico”, falda che ricordiamo essere a soli 5 metri dal piano di campagna. Lo stesso ufficio VIA precisa che “la documentazione non soddisfa la richiesta d’integrazioni” pretese dagli Enti. Si tratta di pareri, è bene sottolinearlo, tecnici espressi da Autorità competenti. Non a caso la Provincia si è espressa con un preavviso di rigetto nei confronti del progetto.
Oltre a non aver consegnato una documentazione sufficiente nei tempi previsti ed aver insistito per partecipare alla conferenza dei servizi destinata ai soli enti pubblici (a cui né l’azienda né il comitato erano stati invitati), la Valli ha ora chiesto e ottenuto ulteriori sei mesi per integrare il suo “minuziosamente elaborato progetto imprenditoriale” (cit.azienda).
Questi sono i fatti, lasciamo a Voi che leggete le dovute conclusioni.
Ringraziamo le quasi 8.000 persone che si sono già unite a noi nella tutela del territorio. Auspichiamo che ad esse se ne aggiungano altre, altre e altre ancora. La posta in gioco vale ben più di una firma.
Chi è ancora in possesso di moduli, anche se solo parzialmente compilati, ci contatti tramite mail ([email protected]
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